Nella natura che si placa, la terra assume il suo respiro più profondo e la luce si posa finalmente sulle cose in un modo più leggero. Tra i colori che sfumano e i profumi che si fanno più avvolgenti, tutti cominciamo ad avvicinarci a una maggiore intimità e a spingerci alla ricerca di un calore confortevole.
Così l'autunno fa il suo ingresso anche in cucina e le nostre tensioni, così attenuate rispetto all'estate, si dirigono verso nuove ispirazioni. Gli ingredienti che ci arrivano dai campi e persino dal mare, ci offrono cromatismi morbidi ma una più fascinosa intensità di sensazioni: dagli spigolosi angoli della selvaggina alla perfetta rotondità dei frutti, questa stagione non smette di rivelarsi forse la più irresistibilmente raffinata.
Vi racconto, allora,
come sono cambiati i nostri piatti. Dai campi ritorna "Il Carciofo", dal mare "China su te". E da tante suggestioni arrivano i nuovi piatti. Tra i primi, ad esempio, i "Cappelletti di castagne e gamberi in brodo di faraona e funghi", un caloroso omaggio col cuore rivolto a quelle case di contadini e pescatori la cui porta è sempre aperta e alla cui tavola si può sempre aggiungere un posto. O ancora, tra i secondi, il "Maialino glassato con fichi d’India, Marsala, cavolfiori, senape e pinoli", che porta il ricordo di uve passite, capaci di allungarsi al palato e di rinascere per cento vite. E infine, tra i dolci, la mia golosità segreta: le "Frittelle con mele dell’Etna, mela cotogna, cardamomo e noci".
Vi aspetto a cena o la domenica a pranzo, alla tavola di Accursio Ristorante. Saremo aperti fino all'11 novembre, poi anche noi proveremo a riposare un po'.