Ricercando l'essenza della materia prima, ogni cuoco incontra ingredienti formidabili, di cui si innamora una volta e per sempre. E come ogni innamorato, attende con pazienza che il ciclo della natura glieli restituisca, pronto a farne i protagonisti di momenti speciali.
Il tartufo bianco è, per me, uno di questi ingredienti: così lontano dalla cucina siciliana nell'immaginario comune, eppure così radicato nella storia dei nostri territori montani, il suo gusto inconfondibile è una bacchetta magica nell'esaltazione persino dei nostri piatti più identitari.
Per questo ho deciso di fare anche quest'anno le "Giornate del Tartufo bianco": dall'8 all'11 dicembre i nostri piatti lo vedranno come protagonista.
Vi aspetto però, in particolare, per la cena di sabato 10 dicembre: ho pensato a sette dei miei piatti e li ho reinventati con al fianco il tartufo, per farne un intero - ed esclusivo - percorso di degustazione.
Così reinventerò lo Sfincione siciliano, con gamberi, succo di mozzarella e tartufo bianco, e anche il mio Pane e cipolla, facendolo incontrare con la cipolla in agrodolce, il fiore siano e il pane speziato. Anche l'Arancino si vestirà d'autunno per l'occasione, con faraona, castagna e tartufo, e le Tagliatelle lo seguiranno con funghi pistacchio e tartufo. Nell'arrosto di manzo lo metteremo accanto a patate e spinaci, per poi chiudere in bellezza con un Gelato di erborinato di capra con frittelle, mele dell’Etna e tartufo bianco e il nostro Affogato al cioccolato.