L’autunno è sempre una stagione di grande ispirazione, spesso legata ai ritmi, colori e sapori della terra. Ancora più forte quest’anno, che la sollecitazione della stella Michelin mi riporta ad esplorare il mio percorso per verificarne le radici, anzitutto.
Il menu di questa stagione è tutto intinto nei toni caldi dell’arancio, dell’amaranto e del marrone nell’alternarsi nel piatto della frutta croccante che condisce la mia “Come un’insalata”, alle sfoglie di pasta con un cuore di castagna.
E’ un’esplorazione che invita a non fermarsi all’apparenza, ad osservare per andare oltre, a fondo, in quel livello del gusto dove il singolo si perde nell’insieme alla ricerca dell’armonia. Ci sono i piatti che, oramai, fanno parte della mia storia, nella loro versione invernale: come il baco da seta che si rinchiude nel gomitolo di pasta accarezzato dalla croccantezza di finocchi, melograno e dalla tenerezza della zucca. E poi ci sono delle nuove intuizioni, come il carciofo con l’anima di baccalà e il merluzzo che nel profumo d’arance dissemina sentori di mandorle, zucca gialla e verdura.
Parto da qui per raccontarvi il mio autunno. Lo stesso che vi porterò a tavola, mentre sfuma in inverno, fino al prossimo 10 gennaio.