“Per fare il brodo bisogna fare il fuoco a legna”: quand’ero piccolo questa frase era un vero e proprio mantra per mia madre. La pronunciava sempre prima di mettersi all’opera, quasi a volermi trasmettere quel monito che lei stessa da bambina aveva fatto suo.
Per lei era una dichiarazione d’intenti, un forte richiamo alle origini e ai piatti di famiglia. Per me invece era la parola magica con cui mi preparava alla meraviglia, mentre imbastiva uno spettacolo speciale. Così davanti ai miei occhi di bambino le fiammelle tremolanti sembravano quasi danzare attorno al paiolo sulle note della legna che scoppiettava. Le osservavo rapito fino a quando, come per incanto, il sentore acre del fumo si fondeva con l’odore intenso del brodo di gallina.
È ripensando a quel profumo d’inverno che nascono i miei ravioli di patate ripieni di gallina. Mi piace che vadano in scena per voi come facevano per me, con la meraviglia di una cloche che si alza per infondere nella stanza le note vibranti ed affumicate della legna ed il profumo di un brodo deciso, dal sapore di campo e di bosco, di funghi e di pistacchi. E con questo mio piatto del cuore, bentornato inverno!