Anche l’ombra, d’estate, ha un suo profumo.
Un profumo di orto rigoglioso, di stoppie riarse al sole, dell’aspro dei frutti.
Il profumo che ogni anno, in questa stagione, provo ad evocare in uno dei miei piatti, quello che mi piace chiamare “Friscura”.
Di poche parole, come questa, è difficile trovare l’esatto corrispondente italiano, giacché nemmeno la più frescura la traduce esattamente: nella frescura, infatti, è già nascosta, già suggerita, la promessa del sollievo, l’anticipo del riposo e - in Sicilia - anche il conforto di un albero da frutto da cui raccogliere, per mangiare.
Quest’anno Friscura è una battuta di carne di manzo rinfrescata con le bucce di mandarino verde del mio orto di famiglia.
Attorno, c’è tutto quell’intreccio di caldo e freddo, dolce e acido, croccante e soffice, etereo e bruciato, che fa speciale quel profumo: un sorbetto di sedano e un’insalata di pere, una salsa rossa alle spezie e un crumble di noci, la rapa rossa all’aceto e le erbe di campo.
Il caldo dell’estate è esploso, la Friscura la trovate solo alla nostra tavola!