Muore agosto, ma l’estate non accetta di morire. Così come non lo accetta questa sogliola, che continua a far vibrare il suo respiro di mare nel soffio etereo delle lamelle di katsuo di cui si è rivestita. Né muore la memoria che ispira questo piatto, la sogliola alla saccense, quasi alla mugnaia, che da bambino mangiavo in quantità, dorata nel burro con limone e prezzemolo.
Un filetto che ho preparato proprio così, arrosto, come me lo ricordavo, con sopra le note affumicate delle lamelle di katsuo, che sanno di tutti i mari del mondo, e sotto una crema di patate cotta col brodo di sogliola e la salsa di prezzemolo, che invece sa di cucina di casa, di profumo di Sicilia.