Dai miei viaggi a San Francisco, negli anni passati, tra le cose che mi sono portato dietro c’erano le immagini delle torte dipinte di Wayne Thiebaud.
C’è, in quelle rappresentazioni così “pop”, eppure così chiaramente ispirate dalle nature morte che ci sono più familiari - quelle, su tutte, di Giorgio Morandi -, una densità e una sensualità che catturano lo sguardo.
Wayne Thiebaud è morto l’anno scorso, a 101 anni.
E a me è venuto in mente che talvolta vale la pena che sia la vita ad imitare l’arte. Al suo sguardo e a tutti gli sguardi che nel tempo si sono posati e nel tempo ancora si poseranno sulle sue torte, dedico un dolce dall’anima siciliana, per il quale ho cercato la stessa densità e la stessa sensualità.
È uno zuccotto di ricotta con un cuore di gelsi e amarene, su un biscotto morbido al cioccolato: un’unione di due mondi, una memoria viva.
