Cappelletti in brodo o Velo di pasta? Due primi per riscaldare l'autunno

28 Ottobre 2017

Nelle sere d'autunno ci viene forte il desiderio di tornare a casa e trovare qualcosa di caldo, tirar fuori le coperte da stendere sul divano, stringere tra le mani una tazza di zuppa.
Vi ho già raccontato come questa stagione, così delicata eppure così fascinosa, sta entrando nella nostra cucina con i suoi profumi e i suoi colori. Ma l'ispirazione più potente è proprio quella di evocarne le sensazioni domestiche, avvolgenti.

Ed è così che nascono due dei miei primi piatti di stagione.
I cappelletti, innanzitutto, con castagne e gamberi in brodo di faraona e funghi.
Una farcia insolita, azzardata - penserete forse - ma sempre le cose che si intrecciano nella vita stanno bene anche a tavola. E per me, questi due ingredienti insieme, rappresentano la celebrazione della cultura popolare, con la sua cultura e la sua straordinaria capacità di accoglienza, a tavola più che in qualunque altro posto. In autunno, in Sicilia, i contadini sarebbero stati capaci di farvi accomodare al loro focolare offrendovi un canestro di castagne, e i pescatori di fare la stessa cosa offrendovi una ciotola di gamberi bianchi alla brace. È stata questa ricchezza d'animo, a fare così ricca la cucina siciliana.

E se il profumo affumicato dei cappelletti mi richiama subito la casa, dove mia madre faceva zuppe anche d'estate, con il secondo dei miei nuovi primi, Un velo di pasta, esco a riscoprire la campagna, già bruna e riarsa.
Così, sotto una lasagna trasparente di pasta fresca all'uovo, nascondo un coniglio al ragù con porcini, cicoria e lenticchia: la cacciagione, tra punte acri e dolci, memoria olfattiva dei primi fuochi già accesi, appena il sole curva all'orizzonte.

via grimaldi, 41 - 97015 Modica (RG)
Ristorante: +39 0932 941689
ACCURSIO RISTORANTE DI ORIANA APRILE
P.I. 01491390884 - C.F. PRLRNO80D50I535O
PRIVACY POLICYCOOKIE POLICYCREDITS